crepuscolare intesa tra versi e immagini.

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giovedì 5 marzo 2015

(-5) Passando da Nostradamus a il Pendolo

Ora che a poco a poco il traguardo s’avvicina
riconosco profumi e colori che mi paiono gemelli,
simbiotici padrini della nostra lunga storia.
E così le rocce di tufo su cui crescono i capperi
le olive -gocce di sapere e sapore antico- del Salento
e l’Egeo che t’ha depositato come rara conchiglia.

Si fondono ricordi cittadini di periferia milanese,
di un fiume malato che bruciava le sue sponde
l’allegra leggerezza di piccoli artigiani della fantasia
tra capanne di rovi e battaglie con la cerbottana.
Radici, respiri diversi, magicamente spiaggiati
e magicamente fusi in un’anima, una poesia sola.

Mille e non più Mille poesie sono una promessa
un furto di tempo per scrivere una scommessa.

Questo count-down è arbitro del mio futuro
-se cesserò di scrivere per ricominciare a scrivere-
avrò ancora cielo per raccontarne l’armonia?

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