(di quel tempo sì
diverso e parallelo
così incastrato tra
l’anima e il cuore
conosci il respiro
dei versi e l’amore
urlati dal vento
che percuote il cielo)
È uno stipo, un cassetto
uno sgabuzzino, un angolo segreto
una scatola di scarpe chiusa con lo scotch
un diario ingiallito protetto da un lucchetto.
È il tuo rifugio, la cassaforte, il salvadanaio
dove nascondere e conservare i tuoi se, i tuoi forse
il tuo “mal de vivre” i tuoi reconditi umori, i desideri
dove tutto hai stipato alla rinfusa, in un allegro
ginepraio.
È un tempo abortito, mai nato, mai vissuto
eppure mai così desiderato dalla tua anima inquieta.
Cosa ti manca? Ti sei chiesto spesso mentendo la risposta:
la chiave per aprire la porta, il lucchetto, la penna per
contarlo?
Ma in quel tempo diverso anche le bugie avrebbero sorriso
di te.